Il Collis Breclemae, il cui nome deriva da un antico borgo medioevale nei pressi di Ghemme, è stato prodotto a partire da uve nebbiolo ottenute da vigneti allevati sui suoli morenici depositati dall’antico ghiacciaio della Valsesia siti a quote comprese tra i 280 e i 310m s.l.m. Un vino capace di ricordare, se mai ve ne fosse bisogno, le immense qualità del nebbiolo e dell’Alto Piemonte.
Il Collis Breclemae, il cui nome deriva da un antico borgo medioevale nei pressi di Ghemme, è stato prodotto a partire da uve nebbiolo ottenute da vigneti allevati sui suoli morenici depositati dall’antico ghiacciaio della Valsesia siti a quote comprese tra i 280 e i 310m s.l.m. Un vino capace di ricordare, se mai ve ne fosse bisogno, le immense qualità del nebbiolo e dell’Alto Piemonte.
Il Collis Brecleme, il cui nome deriva da un antico borgo medioevale nei pressi di Ghemme, è stato prodotto a partire da uve nebbiolo ottenute da vigneti allevati sui suoli morenici depositati dall’antico ghiacciaio della Valsesia siti a quote comprese tra i 280 e i 310m s.l.m. Un vino capace di ricordare, se mai ve ne fosse bisogno, le immense qualità del nebbiolo e dell’Alto Piemonte.
Gambero Rosso: 2 bicchieri (vini da molto buoni ad ottimi che hanno raggiunto le degustazioni finali)
Il vino “Collis Carellae Ghemme” è uno dei più importanti Nebbiolo prodotti dall’Azienda Cantalupo. La rinomanza della denominazione Ghemme DOCG e dei suoi vini, come il “Collis Carellae Ghemme” dell’azienda Cantalupo, continuano a destare l’interesse dei mercati, come testimoniano i riconoscimenti in campo nazionale ed internazionale dei vini prodotti dalle aziende della regione Piemonte e della provincia di Novara in particolare. La cantina Cantalupo produce circa 2700 bottiglie del vino Collis Carellae Ghemme.
Gambero Rosso: 2 bicchieri (vini da molto buoni ad ottimi che hanno raggiunto le degustazioni finali)
Le Guide de L’Espresso: in classifica tra i 100 vini da comprare
Sotto le quinte delle Alpi che si inseguono tra albe e tramonti mozzafiato, la viticoltura ha costituito da sempre una voce importante dell’economia locale, modellando dolcemente il paesaggio. L’esperienza maturata negli anni ha affinato la tecnica di coltivazione, ottimizzando le rese produttive dei vitigni della zona della doc, ottenendo buoni tenori zuccherini, grandi profumi ed ottime evoluzioni nel tempo.
UNA CANTINA PRESTIGIOSA PER UNO DEI PIÙ APPREZZATI VINI ITALIANI
Collezione dei 9 Cru dei produttori di Barbaresco 2019: Rabaja, Asili, montefico, Montestefano, Muncagota, Ovello, Pajè, Pora, Riosordo; con cassa in legno annata importante da collezione.
Sono questi tutti vigneti storici di grande fama che la stessa Produttori del Barbaresco ha contribuito a rendere famosi: Asili, Montefico, Montestefano, Muncagota, Ovello, Pajè, Pora, Rabajà, Rio Sordo. Prodotti dal 1967, solo nelle grandi annate, e vinificati tutti esattamente nello stesso modo, permettono all’appassionato un’esperienza unica, quasi una passeggiata tra i vigneti di Barbaresco assaporando le diverse sfumature e caratteristiche di ognuno.
I vini riflettono le caratteristiche dei vigneti, l’età delle piante, il terreno da cui nascono e l’annata. I prodotti variano così di anno in anno, ma non nell’identità: il terroir e l’eleganza che li contraddistinguono sono le stesse da più di 100 anni. I vini Chionetti nascono a Dogliani, nello straordinario territorio delle Langhe in Piemonte. Il Dogliani DOCG, da uve di solo dolcetto, è un vino di grande potenzialità, con un carattere estremamente riconoscibile. Forte è il legame con il suo territorio e notevole la capacità di invecchiamento. Si tratta di un vino completo, in cui si trova allo stesso tempo l’austerità dei grandi tannini piemontesi e la rotondità di un frutto fragrante dall’approccio diretto.
Gambero Rosso: 1 bicchieri ( vini valutati nelle precedenti edizioni)
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Il Dolcetto, vino storico dell’antica tradizione vinicola piemontese, incontra l’affinamento in acciaio, per esaltare la fragranza e la vinosità del frutto, tipiche della varietà.
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Il Dolcetto, vino storico dell’antica tradizione vinicola piemontese, incontra l’affinamento in acciaio, per esaltare la fragranza e la vinosità del frutto, tipiche della varietà. Un Dolcetto di grande complessità, freschezza e finezza.
Il Dolcetto Vignavillej di Brovia esprime la complessità e l’intensità che solo vini da vigne vecchie sanno comunicare. Una realtà produttiva di grande livello e di grande tradizione, quello della famiglia Brovia.
Gambero Rosso: 2 bicchieri ( vini da molto buoni a ottimi che hanno raggiunto le degustazioni finali)
Il Dolcetto Vignavillej di Brovia esprime la complessità e l’intensità che solo vini da vigne vecchie sanno comunicare. Una realtà produttiva di grande livello e di grande tradizione, quello della famiglia Brovia.
Gambero Rosso: 2 bicchieri ( vini da molto buoni a ottimi che hanno raggiunto le degustazioni finali)
I vini di Benito Favaro sono tra le migliori interpretazioni di questo vitigno a bacca bianca, che sorprende per intensità, eleganza e per una buona capacità d’invecchiamento. Il nome del vino deriva semplicemente dal tempo che trascorre in piccole botti di rovere: tredici mesi. Buon potenziale di invecchiamento.
“Le Chiusure” Erbaluce di Caluso DOCG è una delle etichette più importanti di Benito Favaro. La ricchezza di sfumature e aroma ne fanno un prodotto mai banale. Il profumo è quello tipico dei grandi vini.
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“Fiulot” in dialetto piemontese significa “ragazzo”. Una Barbera delicata e dalla grande bevibilità, espressione della fragranza e della giovinezza del frutto. Immediata, di media struttura, piacevole, compagna ideale nella quotidianità
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E’ vino di grande tradizione e prodotto dalla selezione delle migliori uve provenienti da diversi vigneti situati sulle colline di Gattinara. La loro posizione ideale, la composizione del terreno su cui sono situati nonché le metodologie e le cure nella vinificazione, contribuiscono alla produzione di questo vino armonico e bilanciato, con un distintivo e complesso bouquet. Il “Borgofranco” è dedicato alla città di Gattinara, simbolo di libertà ed autonomia sin dal 1242 quando ricevette la qualifica di Borgo Franco dalla Repubblica Vercellese. La sua indipendenza fu poi ripetutamente confermata, sia dai Visconti, sia dai Savoia sino a giungere all’unità d’Italia.
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Un vino importante di eccellente finezza, complessità e di sorprendente longevità, grazie alle sua provienienza da viti di quarant’anni coltivate nella parte più alta (il ‘bric’) dell’unico vigneto di 12 ettari, disseminato di pietre (‘sassi’) in terreni bianchi poveri di nutrienti che conferiscono a questo Cortese una raffinata mineralità
Gambero Rosso: 2 bicchieri( vini da molto buoni a ottimi che hanno raggiunto le degustazioi finali)
Il Ghemme ha dato inizio, nel 1974, all’attività degli Antichi Vigneti di Cantalupo essendo il primo vino prodotto dalla neonata azienda. Il Ghemme è la piena espressione territoriale del Nebbiolo dell’Alto Piemonte. Dalla vendemmia 2006 porta anche il nome di Cantalupo, l’identità aziendale.
Gambero Rosso: 2 bicchieri (vini da molto buoni ad ottimi che hanno raggiunto le degustazioni finali)
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Dedicata alla figlia di Enrico, Berta ha voluto creare una grappa dalla vena morbida, solare e vivace
Curiosità
Aleatico – winespace
Apr 15th, 2021
