ROSATI

La felicità, come un vino pregiato ,deve essere assaporata sorso a sorso. Ludwig Feuerbach
In molti sono convinti che il rosé nasca dalla miscelazione di vini bianchi e rossi (pratica peraltro vietata dalla legge), e questo non ha certo aiutato la sua reputazione. C’è però un’eccezione a questa regola: lo champagne rosé. Con lo champagne, la dicitura “rosé” è ammessa anche se il vino è ottenuto da una miscela di vini bianchi e rossi. Come si fa il vino rosato? In molti casi comincia come quello dei vini rossi, cioè con la pigiatura e la macerazione del mosto a contatto con le bucce, che conferiscono tannini, aromi, polifenoli e il caratteristico colore rosso. Il contatto con le bucce, però, dura molto meno rispetto a quanto avviene per i vini rossi (da poche ore a 2 giorni, a seconda della tipologia di uva, del colore e dell’aromaticità desiderati), motivo per il quale il colore finale è rosato; dopodiché il processo segue i medesimi step della vinificazione in bianco

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