Il vitigno Viognier  è originario della Valle del Rodano, in Francia, dove è stato introdotto dall’imperatore Marco Aurelio Probo, che era originario di Sirmio (Sremska Mitrovica) in Serbia, per cui è possibile che le sue origini siano balcaniche. Da tempo dimenticato, anche a causa della bassa produttività, il Viognier è poi tornato alla ribalta in epoca recente, essendo alla base dei bianchi di Condrieu, (Côte du Rhone), vini di difficile reperibilità e caratterizzati da acidità contenuta e notevole intensità olfattiva. A conferma delle sue origini, lo troviamo coltivato anche nell’isola di Vis (Dalmazia) sotto il nome di Vugava o Bugava. In Italia il Viognier si va diffondendo soprattutto nelle regioni a clima caldo (Toscana, Emilia Romagna, Umbria, Lazio) dove viene generalmente assemblato con altre uve. Laddove vinificato in purezza, è in grado di esprimere a volte risultati assolutamente degni di nota.

Il Viognier si adatta bene ai climi caldi, poiché resiste alla siccità, ma è un’uva che ha una scarsa resa per ettaro, per questo viene più spesso usato negli uvaggi, piuttosto che vinificato in purezza.

Ha foglia piccola, orbicolare e pentalobata. Il grappolo è medio-piccolo, di forma tronco-conica e compatto. L’acino è piccolo, sferoidale od ovale, con buccia spessa e di colore giallo ambrato.

Il vino che ne deriva è molto particolare, secco e minerale, con profumi di frutta esotica (ananas, mango), un colore giallo dorato; più sapido che fresco e con un finale molto persistente. Queste caratteristiche lo fanno somigliare ad uno Chardonnay ma, al contrario del nobile vitigno, non ha grandi capacità di conservazione, è un vino che va bevuto giovane, proprio perché ha poca acidità. La maggior parte dei vini Viognier, infatti, di solito hanno un massimo di 3 anni di invecchiamento e, sebbene sia possibile trovarne di più datati, raramente riescono a superare i 10 anni visto che, dopo questo periodo, spesso perdono proprio quegli aromi che tanto li caratterizzano e diventano alquanto acidognoli.

I vini prodotti con la Viognier sono molto raffinati e di prima scelta, e una delle loro caratteristiche principali è rappresentata dagli aromi floreali e fruttati. Dobbiamo sottolineare il fatto che la preparazione di questo vino è più complicata rispetto ad un vino tradizionale.

I vitigni Viognier vengono raccolti alla fine del mese di ottobre o all’inizio di novembre.

Il suo sapore ed il suo aroma unici, lo rendono un vino molto ricercato ed apprezzato dagli esperti, tanto è vero che il valore di ogni bottiglia è solitamente superiore rispetto a quello di altri vini con caratteristiche simili. Ecco perché il vitigno Viognier è uno dei più quotati sul mercato.

Il suo sapore unico lo rende un vino sofisticato, per cui può essere abbinato a piatti altrettanto sofisticati appartenenti, ad esempio, alla cucina tailandese o peruviana, entrambe ricche di sapori speziati, particolarmente congeniali a questo vino.