Il trebbiano di Lugana o turbiana è un vitigno autoctono a bacca bianca, coltivato da secoli nella zona a sud del lago di Garda. È molto simile al trebbiano di Soave, presente a poche decine di chilometri di distanza su terreni però molto diversi, caratterizzati da basalti di natura vulcanica. Geneticamente è simile a un’altra uva bianca italiana più famosa: Il Verdicchio. Un’uva relativamente rara, il Turbiana produce vini freschi, acidi e mediamente alcolici con frutta a nocciolo e fruttati, e le espressioni di Turbiana di qualità superiore presentano frutta tropicale, agrumi e note di nocciola quando invecchiano. Il Turbiana frizzante presenta note fruttate brillanti. Il Turbiana è un germogliatore precoce ma a maturazione tardiva. Invecchiando, passa da una tonalità paglierina pallida a un colore dorato. Questo porta a una maturazione più tardiva e lenta che spiega il suo profilo di frutta a nocciolo e le sue note tropicali. Quest’uva presenta anche distinte note di mandorla, specialmente nei vini invecchiati. Il vicino grande Lago di Garda fornisce brezze rinfrescanti che contribuiscono all’acidità e al carattere fresco del Turbiana. Il Turbiana dolce ha uno zucchero delicato con un carattere secco piuttosto che molto dolce. Il Turbiana, Lugana, è prodotto in cinque stili che comprendono espressioni giovani e invecchiate, dolci e frizzanti. I terreni in cui è coltivato il Trebbiano di Lugana sono caratterizzati dalla stratificazione di argille chiare, con componenti calcaree molto ricche di minerali, che tendono a diventare più sabbiosi salendo verso la zona collinare. Sono suoli che in passato erano coperti dai boschi acquitrinosi dell’antica Selva Lucana, da cui prende nome il vitigno. Terreni particolari, che tendono a indurirsi e compattarsi nei periodi secchi e a diventare fangosi e plasticamente molli nelle stagioni piovose. La loro particolare composizione dona al vino straordinarie caratteristiche di mineralità, sapidità, struttura e longevità. Questo territorio è antico e qui si è sempre prodotto vino, un vino rinomato fin dal tempo dei Romani, reso famoso da poeti come Catullo, originario di queste terre, anche se la coltivazione della vite è molto più antica, tanto che sono stati rinvenuti reperti agricoli e vinaccioli di vitis silvestris in alcune palafitte di Peschiera del Garda. Per anni il vitigno Turbiana è stato confuso con il Verdicchio, ma in realtà assomiglia, ma a livello genetico non ci sono parentele profonde. Fa parte della grande famiglia del Trebbiano, ma in questo caso il clone, Trebbiano di Lugana, risulta più espressivo.