Il Riesling Italico è il nome italiano dato al Riesling, da non confondersi con il Riesling Renano, che in realtà sarebbe il Welschriesling un’altra importante varietà, con caratteristiche diverse, dove il prefisso “Welsch-” , letteralmente “di origine latina”, può essere estensivamente interpretato come “italiano” (da cui Riesling Italico) ma anche “francese”, e stava a sottolineare la differenza con il Riesling originario, ossia quello Renano. La sua diffusione in Italia è decisamente posteriore, probabilmente in epoca postfilosserica, ma comunque non prima dell’inizio del ‘900, in quanto anteriormente a tale periodo non si trova alcuna testimonianza relativa alla presenza di questo vitigno nella penisola. Si dice sia stato importato nelle regioni del nord-est d’Italia durante il dominio austroungarico, proveniente dalla zona della attuale Repubblica Ceca. Notevoli sono le differenze tra il Riesling renano e il Riesling italico, sia dal punto di vista ampelografico (grappolo e foglia) che per quanto riguarda il vino ottenuto, che nel caso del Riesling italico è più beverino, se confrontato con i toni più aristocratici del Riesling renano. L’uvaggio dei due, in qualsivoglia proporzione, dà sempre risultati di gran classe.

Il Riesling è considerata a ragione una delle grandi nobili bianche del mondo, sicuramente la migliore dal punto di vista della longevità con un carattere ed una identificazione del tutto proprie e particolari. Un Riesling si riconosce subito dal suo stile inconfondibile. È di origine tedesca ma è stata piantata con notevole successo nell’Alsazia francese e nel nord Italia, oltre che in molti altri paesi.

Una delle peculiarità del Riesling è la sua grandissima resistenza al freddo, grazie alla sua origine tedesca, che lo rende coltivabile solo in regioni dal clima molto rigido. In Italia non riesce a scendere dalle Alpi. Questa resistenza si deve ad un legno estremamente duro, resistente anche alle temperature più basse del centro ed est europeo. Germogliamento e maturazione sono tardivi, e questo garantisce la protezione delle gemme e dei grappoli, anche se può subire gli effetti della colatura.

Come detto in precedenza i vini del Riesling hanno la caratteristica di poter subire lunghissimi invecchiamenti, mantenendo inalterati i profumi molto intensi e penetranti, con gusti altrettanto decisi. Tutto questo grazie sia ad una spiccata acidità che un’alta concentrazione di zuccheri, tanto che i suoi vini dolci sono molto rinomati e famosi. La gamma olfattiva è complessa e penetrante, con aromi ferrosi, floreali e mielati che quando affinati per lunghi anni variano sull’aroma di idrocarburi, uno degli odori più sensazionali del vino, molto ammirato tra gli addetti ai lavori. Le buone profumazioni del Riesling sono fornite dai monoterpeni presenti negli acini, degli elementi aromatizzanti abbastanza rari.

I migliori Riesling del nostro paese sono certamente vinificati in Alto Adige, dove il clima fornisce tutte le caratteristiche necessarie alla sua maturazione ottimale.

Il vitigno Riesling Italico dà un vino di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli. Al naso è fruttato, con note di mela cotogna ed albicocca, talvolta con lievi sentori minerali. Al palato è fresco e asciutto, di medio corpo, con leggero retrogusto amarognolo, adatto alla produzione di vini sia tranquilli, che frizzanti o spumanti.