Il Refosco dal Peduncolo Rosso è una sottovarietà del Refosco, considerata la più pregiata, di questo vitigno rosso coltivata particolarmente in Friuli e in alcune zone venete, oltre che nella vicina Istria. Autoctono friulano, questo vitigno è presente nell’area fin dall’antichità quando dalla regione viticola di Aquileia, risalente al II secolo a.C., veniva esportato con successo a Roma un vino chiamato pucinum come testimoniano i reperti archeologi in cui sono state ritrovate molte anfore da vino. Il nome deriva dal caratteristico “pedicello” con cui il chicco si tiene al raspo che cambia colore in rosso con la maturazione.

Le prime notizie scritte sul Refosco risalgono alla prima metà del Trecento, quando viene citato negli annali del Comune di Udine tra i vitigni locali di maggior pregio e maggior costo, insieme alla Ribolla Gialla, mentre Giacomo Casanova racconta di come il Refosco fosse un’importante merce di scambio per i mercanti della Serenissima.

Viene coltivato su terreni alluvionali, per lo più argillosi e sabbiosi di pianura nella zona limitrofa alla costa, dove il clima temperato usufruisce delle basse escursioni termiche e della bora che asciuga i vigneti risparmiandoli dall’eccessiva umidità e dalle muffe.

È un vitigno vigoroso, dalle ottime rese costanti, con grappoli di grandi dimensioni a forma piramidale e alata, a spargolo, in modo che i venti favoriscano l’eliminazione dell’umidità.

Un’altra delle caratteristiche di queste uve è la buccia: molto sottile, di colore blu intenso e consistente, garantisce al vino i riflessi violacei vivi che lo caratterizzano durante l’intero suo percorso di invecchiamento.

La varietà vinificata in purezza fornisce ottimi risultati, con vini vigorosi, nobili, con colori spessi e profumi di prugna finiti da sfumature di mandorla. Il palato esprime un buon corpo, medio, e una elevata acidità che ne fanno un vino ottimo per l’invecchiamento. Quando ben invecchiato riesce ad esprimere profumi erbacei, e intense variazioni di more e lamponi. I gusti del bosco sono sempre presenti sia al palato che al naso. quando invecchiato esprime maggiormente sensazioni selvatiche vegetali con muschio e felce oltre a profumi terziari come il tabacco o il cuoio. Può avere anche speziature dolci, raramente pepate.

Viene utilizzato in quasi tutte le denominazioni di origine friulane, dal Grave ai Colli Orientali, all’Aquilea al Carso anche con una sua sottodenominazione in purezza.

Trova ottimi abbinamenti con carni rosse, con la selvaggina, con i formaggi stagionati ma anche con le zuppe tipiche della cucina friulana.

Sono molti i produttori che impiegano il Refosco dal Peduncolo Rosso in purezza dando vita a ottimi e nobili vini, anche se questi deve vedersela con la spietata concorrenza degli ottimi Merlot e Cabernet vinificati in Friuli oltre che da quella dell’altro grande autoctono Schioppettino o il Pignolo. I risultati comunque sono buoni, anche se non pongono ancora il vitigno sulla scena internazionale. Viene anche usato in assemblaggio con questi con ottimi risultati.