Il vitigno Prunesta è un autoctono Calabrese, di origini antiche. Alcuni ritengono che il Prunesta potrebbe essere l’uva Capinia citata da Plinio. L’etimologia del nome sembra farlo derivare dal latino bruma e si rifà all’abbondanza di pruina che riveste la buccia, quasi come una nebbia sottile. Tradizionalmente il vitigno è chiamato anche Uva del Soldato o anche Ruggia. Il vitigno è presente soprattutto sul versante tirrenico della Calabria.

Foglia media, orbicolare, trilobata – grappolo medio, piramidale o conico, talvolta alato, mediamente compato o spargolo – acino grande, ellissoidale con buccia pruinosa, di colore blu-viola.

Se ne ricava un vino dal colore rosso rubino più o meno intenso, di buon corpo, mediamente tannico e alcolico.
Generalmente viene vinificato con altre uve locali.

E’ presente tra l’altro nei vini monovitigno Calabria IGT, Costa Viola IGT e Valdamato IGT.

Frutto calorico perché contiene zuccheri semplici molto digeribili. Contiene anche vitamine (C, PP, gruppo B), acidi organici e sali minerali, e numerose altre sostanze come tannini, flavonoidi e antociani.

Ha effetti energetici, rimineralizzanti, disintossicanti, rinfrescanti, colagoghi, diuretici, lassativi.

Ha un potere saziante molto basso, fatto che bisogna tener presente dato il suo alto potere calorico.