L’Ottavianello è un vitigno a bacca rossa autoctono della Puglia, diffuso in provincia di Brindisi nella zona di Ostuni, introdotto alla fine dell’Ottocento dal marchese di Bugnano da Ottaviano, comune in provincia di Napoli, da cui, forse, deriverebbe il nome, è coltivato e conosciuto nel sud della Francia e in Corsica col nome di ” Cinsault ” e in Sud Africa col nome di ” Hermitage ” , utilizzato in incrocio col Pinot Noir per ottenere il Pinotage. Questo vitigno non ha particolari esigenze di clima e terreni, ha una produttività abbondante, la foglia è di forma media con 5 lobi, il grappolo è medio, piramidale, mediamente compatto, l’acino è medio, ovoidale, di colore viola con buccia pruinosa, viene vinificato spesso in assemblaggio, dando ai vino rotondità e aromi, infatti da  origine alla ” DOC Ostuni Ottavianello “, prodotto in blend con l’85% di sue uve più il 15% di Negroamaro, Malvasia nera di Brindisi o Lecce, Susumaniello o Notardomenico ( altro vitigno autoctono minore locale ). Da alcuni anni qualche viticoltore lo sta vinificando in purezza, ottenendo degli ottimi risultati, il vino ha un colore rosso rubino che con l’invecchiamento assume tonalità granate, ha profumi fruttati e floreali di viola, rosa , frutti rossi, nocciola, mandorla, piccoli sentori di spezie e leggermente aromatico, in bocca ha una buona persistenza, morbidezza e un tannino delicato, armonico con buon corpo, la gradazione minima è 11,5°, se bevuto giovane è un vino da tutto pasto, si abbina a salumi, formaggi, primi piatti tipici regionali, arrosti, la temperatura di servizio consigliata è 16°-20°