Il Nocera è un vitigno nero autoctono della Sicilia dove occupa grandi porzioni di territorio locate soprattutto nella provincia di Messina, con qualche ettaro anche nel restante settore est dell’isola, in particolare nelle provincie di Ragusa e Siracusa, e in Calabria, dove è sovente usato.

Si tratta di un vitigno antichissimo, tra i primi a comparire in Italia, la cui introduzione si deve presumibilmente all’arrivo delle prime colonie greche databili intorno al VII secolo avanti Cristo, origine tipica per i vitigni del Meridione. Lo storia del vitigno si associa a quella dei Nerelli di cui è molto simile e con cui condivide anche l’area geografica di maggior interesse, tanto che si ritiene essere stato usato in antichità per la produzione dei nobili ed aristocratici Mamertinum che i Romani apprezzavano particolarmente nelle gradi occasioni, come la vittoria che permise a Giulio Cesare di conquistare tutta la Gallia. La sua immensa qualità era conosciuta già allora e oltre ai Marmetinum veniva quasi sicuramente impiegato anche per un altro grande del passato, lo Zancle. Nella sua zona di produzione originaria si può respirare questa antica aria in alcuni vigneti secolari, con ceppi datati in centinaia di anni. Inoltre in passato il vitigno era molto più coltivato, ad indicare ancora una volta il suo utilizzo per la produzione di antichi vini.

Purtroppo oggi le sue estensioni sono notevolmente ridimensionate e oramai si contano pochi ettari vitati sostituiti in particolare dai due Nerelli. Questa tendenza è iniziata a partire dal Novecento, mentre nei secoli precedenti il vitigno fu introdotto in Calabria, e l’Ottocento lo vide protagonista nelle esportazioni verso la Francia. Qui infatti è presente nel Beaujolais e in Provenza e viene chiamato Suquet o anche Barbe du Sultan, in accordo alle fonti come Pulliat e Mas che lo descrissero nel 1879.

Il Nocera ha grappoli di media grandezza di forma cilindrico-conica, talvolta alati, mentre la densità risulta media o a spargolo. Gli acini sono medi nelle dimensioni ed ellittici nelle forme, con bucce spesse, molto pruinose mentre il colore è blu con tendenza al nero. Il Nocera si segnala per la sua vigoria e le buone rese. I sistemi di allevamento utilizzati con successo sono l’alberello a potatura corta e la controspalliera. La produzione è nella media e regolare. Non ha particolari problemi se non per la colatura. Matura a fine di settembre.

l Nocera è vinificato sia in purezza che per i tagli con altre uve importanti. Le produzioni monovitigno risultano di bellissimo colore rubino carico, denso, venato di porpora. La gamma olfattiva è tutta incentrata sui frutti rossi sfumati da accenni floreali. Il palato ha un corpo solido, alcolico, dove i tannini hanno un ruolo da protagonista e l’acidità è molto forte. Il vino risulta quindi molto asciutto e astringente, perfetto per le carni rosse o i primi al ragù. In Sicilia viene incluso nei disciplinari delle denominazioni DOC Faro e Mamertino.

Si abbina al meglio con carni grasse e piatti dal gusto forte.