Il vitigno Moscato Giallo, a bacca bianca, viene coltivato nelle regioni Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Molise, Sicilia, Trentino Alto Adige e Veneto.

Il “Moscato” ha origini antichissime e sembra che provenga dalla Grecia o per lo meno dal bacino orientale del Mediterraneo. Veniva già coltivato dai Romani in Italia almeno dal II secolo a.C. Durante il Medioevo il vino veniva servito nelle mense dei principi o dei raffinati buongustai. La sua diffusione in Italia in epoca così remota ha permesso al vitigno di adattarsi pienamente alle zone di produzione.

Il Moscato giallo rappresenta una sottovarieta’ del Moscato bianco, ma secondo alcuni studiosi ha sviluppato caratteri talmente differenti da poterla considerare come una varietà diversa.

Foglia: media, orbicolare, trilobata o intera.

Grappolo: medio-grande, piramidale allungato.

Acino: medio, sferico

Buccia: pruinosa, spessa e consistente di colore giallo. La polpa è gradevolmente aromatica.

Il vitigno Moscato Giallo dà un vino dal colore giallo dorato chiaro, al naso gradevolmente aromatico, con note muschiate. Usato per vini dolci spumanti o passiti, talvolta in versione secca come vino fermo.

Il vino viene servito soprattutto come vino da dessert. Oltre al sapore di noce moscata si uniscono quelli di agrumi, pesche, melissa e mele al forno. Gli acidi presenti regalano a questo vino il suo aroma particolare. Accompagna bene krapfen, strudel e torte. Come vino secco può essere servito anche come aperitivo.

Temperatura di servizio: 8 – 10°C