Il vitigno Montonico bianco ha origini ancor oggi sconosciute. Il Montonico è presente in Abruzzo almeno dalla seconda metà del 1800 ed è coltivato soprattutto nella provincia di Teramo. E’ presente in molte regioni dell’Italia centrale, soprattutto sul versante adriatico, e da tempo immemore in Calabria, dove è noto anche con il sinonimo “Mantonico”. Questo farebbe pensare ad una possibile origine greca di questo vitigno, così come di molti altri vitigni della zona. Alcuni intendono che si tratti di vitigni diversi, ma essi ricadono comunque sotto la stessa voce nel Registro Nazionale Varietà di vite.

Il grappolo si presenta in forma più tosto allungata, grosso e serrato, con acini medio-grandi e buccia molto robusta di colore giallo con sfumature ambrate, le foglie grandi a forma pentagonale.
La sua epoca di maturazione è piuttosto tardiva, verso la metà di ottobre, si adatta bene su zone collinari, asciutte e con buona esposizione al sole. Il Montonico Bianco da vita ad un vino di colore giallo paglierino più o meno intenso con leggeri sfumature verdoline, gradazioni non particolarmente alte ma comunque di buona struttura.

Al naso aromi delicati, fruttati, si intuiscono note di mela, pera, pesca, pompelmo. Floreale di fiori bianchi con leggere note erbacee e mandorla.
In bocca e’ secco, morbido, fresco, abbastanza sapido e rilascia sul finire qualche nota agrumata.
Sicuramente un vino molto scorrevole, piacevole, di pronta beva ch si abbina facilmente con diversi piatti, antipasti freddi, minestre in brodo, risotti a base di pesce, pesce fritto o alla griglia, zuppe di pesce o di verdure, carni bianche.