Uno dei vitigni minori della Puglia è sicuramente l’Impigno, a bacca bianca, antico, non si hanno notizie certe, presumibilmente la sua origine si attesta nella Valle d’Itria, esattamente nel comune di Martina Franca, provincia di Taranto, oggi la produzione è esclusivamente in provincia di Brindisi, precisamente nel comune di Ostuni, dove fu introdotto da un viticoltore, agli inizi del Novecento, di nome Impigno, da cui deriverebbe il nome. Soprannominato anche Uarnaccia o Cannamelu, l’Impigno è un vitigno vigoroso con una buona produzione, preferisce terreni collinari argillosi con buona esposizione, poco resistente alla peronospora a differenza delle altre malattie e avversità, ha un grappolo medio, di forma semplice, alato, mediamente compatto, l’acino è medio, ovoidale, con buccia sottile e tenera, poco consistente e pruinosa, di colore verde-ambra. Vinificato, di regola, in assemblaggio con la Verdeca, il Francavilla o il Bianco d’Alessano, da’ un vino dal colore giallo paglierino dal profumo di agrumi e pesca con note di erbe e fiori di acacia, al gusto è secco, morbido, di buon equilibrio, la gradazione minima è 11°, ottimo come aperitivo, può essere abbinato a zuppa di pesce, risotti a base di pesce, crostacei, formaggi molli e alla classica tiella barese di riso, patate e cozze, la temperatura di servizio consigliata è 10°-14°