Il Grignolino è un vitigno autoctono a bacca rossa coltivato in Piemonte e considerato uno dei migliori vitigni italiani. Alcuni dei sinonimi con i quali è anche conosciuto sono: Barbesino, Nebbiolo Rosato, Barbesinone, Rossetto, Verbesino, Balestra, Arlandino, Girondino, Girodino.

Il vitigno Grignolino ha origini molto antiche di cui troviamo le prime notizie nel medio evo, in alcuni documenti di frati agostiniani che nel Monferrato iniziarono a impiantare viti nei terreni della Chiesa di S. Evasio. E’ proprio in queste pergamene che vengono raccomandate le viti Berbesine, dal latino Barbexinus, come uniche da coltivare in quella zona. Al nome Grignolino ci si giunge col passare del tempo, all’incirca intorno al 1700, grazie all’”inquinamento” dialettale delle zone astigiane che suole chiamare “grignole” i semi presenti nell’acino, numerosi in questa varietà di uva. Secondo altre ipotesi, il nome potrebbe però anche derivare da “grignare” che in dialetto astigiano vuol dire “ridere”. Il vitigno Grignolino non è facile da vinificare e il vino che viene prodotto ha dei tannini molto alti rispetto al corpo e al colore, che invece sono leggeri. Sovente viene tagliato con Barbera e Freisa per avere vini un poco più equilibrati.

La bacca del Grignolino è abbastanza piccola, lievemente ovale, ha buccia sottile, molto pruinosa, di un colore rosso violaceo tendente al nero ma non in maniera uniforme. I grappoli sono medi o medio grandi, di forma allungata, piramidale, con una o due ali e tendenzialmente molto compatti. Le foglie sono medie o medio grandi, pentagonali, trilobate o pentalobate, con pagine superiori glabre, rugose e dal colore verde scuro.

Il vino che si ottiene, vinificando in purezza il Grignolino, ha un bel colore rosso granata vivace, con lievi riflessi arancioni e dotato di una buona trasparenza. All’olfatto arrivano note delicatamente floreali, speziate e fruttate, mentre al palato sprigiona un sapore fresco, asciutto e sapido, con tannini pronunciati. La temperatura di servizio può oscillare tra i 15 e 18 °C. Gli abbinamenti ottimali si hanno con piatti tipici della tradizione piemontese e in particolare con preparazioni complesse come antipasti caldi, salumi, paste all’uovo e risotti di carne, carni rosse in generale e frattaglie. Si abbina anche bene con le verdure ben condite, con le lumache e la lingua di vitello con cipolline.
Come DOCG abbiamo Barbera del Monferrato Superiore, mentre tra le DOC ricordiamo: Grignolino d’Asti, Grignolino del Monferrato Casalese, Rubino di Cantavenna.