Per anni si è pensato che il vitigno fosse arrivato in Sardegna dalla Spagna nel 1400. Ultimamente nuovi studi, nuove ricerche e nuove tecnologie hanno di fatto proposto una rivoluzione copernicana, secondo la quale sarebbe la Sardegna il luogo di origine di questo meraviglioso vitigno. Come è noto il Cannonau è lo stesso vitigno coltivato in Francia con il nome Grenache e in Spagna con il nome Garnacha. La Grenache, o Garnacha, è un vitigno internazionale a bacca rossa, molto diffuso in tutto il mondo.

In Italia la Grenache è presente ma è conosciuta con il nome di Cannonau ed è coltivata principalmente in Sardegna, della quale rappresenta il vitigno a bacca rossa più importante e prestigioso.

Dal momento che un sinonimo dell’uva Grenache in Spagna è Alicante, occorre fare una distinzione: anche in Sardegna è coltivata un’uva chiamata Alicante, ma è diversa dal Cannonau, cioè dalla Garnacha spagnola, poiché l’Alicante italiana è stata ottenuta come incrocio tra 2 vitigni: la Grenache e il Petit Bouschet, ed è un vitigno molto più recente e di scarso valore, usato principalmente negli uvaggi ma in minima parte (x es. un massimo del 15% nel Morellino di Scansano DOCG).

La Garnacha, inoltre, non va confusa neanche con la Vernaccia, un altro vitigno italiano diffuso in Sardegna, con il quale ha un’assonanza uditiva ma nessuna familiarità ampelografica. Il termine “vernaccia” deriva infatti dal latino “vernaculum”, parola che indicava i vitigni autoctoni largamente coltivati in un dato luogo e, tra l’altro, è un’uva bianca (Vernaccia di Oristano DOCG).

La Grenache ha foglia media, trilobata o pentalobata, di colore verde, lucida e glabra. Il grappolo è medio, serrato, conico o cilindrico, a volte alato. L’acino è medio, rotondo, di colore nero-violaceo, con buccia sottile e molto pruinosa.

La maturazione è medio-tardiva, viene vendemmiato a fine settembre.

Il vino Grenache, o Cannonau, ha guadagnato un’ottima reputazione a livello mondiale grazie alla sua produttività buona e costante, alla sua resistenza alle malattie e al suo carattere equilibrato, robusto e longevo.

Il vino che se ne ottiene se bevuto giovane è molto piacevole, fruttato e dalla grande bevibilità, se fatto invecchiare in botte di rovere guadagna un gusto più caldo e vellutato, altrettanto piacevole.

In alcuni casi la Grenache si presta anche all’appassimento e alla produzione di vini dolci da dessert.