Il glera è un vitigno a bacca bianca, componente base del prosecco. Ha tralci color nocciola e produce grappoli grandi e lunghi, con acini giallo-dorati.

Nella produzione del prosecco il glera costituisce almeno l’85% delle uve utilizzate. La frazione rimanente può essere rappresentata da verdisio, perera, bianchetta, pinot e chardonnay.

Citazioni del Glera:

“Ed or ora immolarmi voglio il becco con quel meloaromatico Prosecco” scriveva Aureliano Acanti nel 1754.

Già in epoca romana le uve del vitigno Glera, coltivato inizialmente nella località Prosecco vicino Trieste, sul pendio carsico costeggiante sul mare.

Il glera è ricordato anche nel 1772, in un articolo del Giornale d’Italia di Francesco Mari Malvolti.

Con il D.M 21/07/2009 Il vitigno Glera ha sostituito il nome “Prosecco”. L’operazione è stata voluta dal ministero dell’Agricoltura per tutelare la denominazione di origine “Prosecco”. Infatti, fintanto che “Prosecco” indicava un vitigno e non una zona di produzione, tale tutela sarebbe stata inefficace (vedi la diatriba tra Tokaji ungherese – denominazione – e Tocai friulano – vitigno). Si è quindi deciso che il vitigno avrebbe cambiato nome in “Glera” suo  antesignano originario del Friuli. Nei Colli euganei, tale varietà è conosciuta come “Serpino”. La Glera è un vitigno cosiddetto “semiaromatico”, dove per aromatici si intendono i vitigni i cui vini ricordano al naso il profumo del frutto di origine, il quale è evidente per i vitigni aromatici, presente anche se con intensità minore, per i semiaromatici. Se ne conoscono diversi biotipi, tra cui il Prosecco tondo ed il Prosecco lungo, differenti prevalentemente per la forma dell’acino, il Prosecco Balbi che ha forte predisposizione all’acinellatura e il Prosecco dal peccol rosso. Un’altra versione si trovava in Dalmazia come Prosecco rosa, ma è praticamente estinto.

Il vitigno Glera ha foglia medio-grande, pentagonale, cuneiforme trilobata o pentalobata; grappolo medio-grande, piramidale, allungato e con due ali pronunciate, piuttosto spargolo. Il suo acino è medio, sferoidale, con buccia giallo-dorata, leggermente punteggiata e ricoperta di pruina, abbastanza consistente.

Il vitigno Glera dà origine ad un vino di colore: giallo paglierino brillante, con spuma persistente. Al naso è aromatico, gradevole e caratteristico di fruttato. In bocca è secco o amabile, di corpo, gradevolmente fruttato, caratteristico. Questo vino si chiama “Prosecco”.