Lo Chardonnay è un vitigno a bacca bianca, internazionale, coltivato in tutte le aree viticole del mondo. Viene utilizzato anche e soprattutto per la produzione di vini di qualità “metodo classico” in Italia e nel mondo (Franciacorta in Italia in primis champagne in Francia solo per citarne due).

Lo chardonnay e il merlot sono, tra i vitigni francesi cosiddetti “internazionali”, quelli più coltivati in ogni parte del mondo, anche grazie alla loro elevata adattabilità.

Le sue origini non sono chiare: secondo alcuni studiosi ha “radici” mediorientali, secondo altri nasce da un incrocio spontaneo da una vite pre-addomesticata ed un vitigno proveniente dall’Illiria. È comunque originario della Borgogna, precisamente impiantato originariamente dai monaci cistercensi dell’abbazia di Pontigny, da dove si è diffuso progressivamente in tutto il mondo dalla fine del XIX secolo.

A lungo confuso con il Pinot Bianco, le ricerche genetiche hanno dimostrato che è un incrocio, avvenuto spontaneamente forse in epoca Carolingia, tra Pinot Nerp e Gouais blanc, un vitigno di origine slava di grande vigoria, utilizzato per “tagliare” numerosi vini.

Il suo nome deriva da Chardonnay, l’omonimo paese del Mâconnais in Borgogna.

Ha foglia media, rotonda; il grappolo è di medie dimensioni, piramidale, serrato, scarsamente alato; l’acino è di media grandezza, con buccia mediamente consistente, tenera e di colore giallo dorato. La vigoria è elevata, la produttività regolare e abbondante. La vendemmia è abbastanza precoce (prima decade di settembre). Predilige i climi temperato-caldi, i terreni collinari, argillosi e calcarei, gli ambienti ventilati e freschi. È sensibile alle gelate primaverili.

In Italia il vitigno Chardonnay è coltivato in tutte le regioni, ma in particolare in Sicilia, dove ha trovato un diretto antagonista con il Catarratto, in Trentino Alto-Adige in Piemonte in particolare nelle Langhe, in Lombardia (nella Franciacorta, in uvaggio, per produrre vini spumanti), in Veneto, in friuli-Venezia Giulia e in Abruzzo. In Francia, dove è diffuso ovunque, viene utilizzato in purezza per produrre il Borgogna e, in uvaggio, per la produzione dello Champagne. Lo si trova anche in Austalia, in California, in Cile e Sudafrica.

Dalle uve di Chardonnay si possono ottenere vini fermi, frizzanti o spumanti, con gradazione alcolica alta e acidità piuttosto elevata. Il colore del vino è giallo paglierino non particolarmente carico, il profumo, caratteristico, è delicato e fruttato (frutta tropicale, ananas in particolare), il sapore elegante e armonico. Se invecchiato assume note di frutta secca. È particolarmente indicato per l’affinamento in barrique.