Il vitigno Biancame è presente soprattutto nelle Marche ed è noto anche come Bianchello o Greco Bianco. Il Biancame deve il suo nome al colore piuttosto scarico delle sue uve. Le origini del Biancame risalgono a qualche secolo avanti Cristo, ma la diffusione del vitigno iniziò dal 500 a.C. Addirittura Tacito suppone che i vini prodotti con il Bianchello (Biancame) siano stati la causa principale della sconfitta di Ausdrubale inferta dai romani nella famosa guerra del Metauro, con i guerrieri Cartaginesi in stato di ubriachezza. L’inizio della sua valorizzazione del Biancame risale al 1969, quando  ha dato origine alla denominazione Bianchello del Metauro DOC.

Il vitigno Biancame dà vini freschi e fruttati ed è spesso vinificato in uvaggio con altri vitigni regionali. La sua zona di produzione si trova sulla costa orientale dell’Italia settentrionale, tra Emilia-Romagna e Marche, lungo il litorale e le zone collinari ad esso adiacenti.

Caratteristiche del grappolo: Foglia media/grande di colore verde chiaro. Grappolo grande e compatto di forma cilindrica-conica spesso alata  presenta un acino medio, rotondo di colore giallo e con buccia sottile. Ottima vigoria e produttività matura nei primi quindici giorni di ottobre.

I vini ottenuti con il vitigno Bianchello o Biancame sono di grande beva. Vini freschi e di compagnia, colore giallo paglierino scarico dai riflessi verdi ,  profumi e i gusti tenui richiamano l’odore dei prati in fiore e dei tigli. Armonico e delicato , da bersi giovane.

L’abbinamento consigliato è con antipasti di pesce, molluschi, crostacei, primi piatti con salse delicate, primi e secondi piatti di pesce, formaggi freschi, la temperatura di servizio consigliata è 12°-14°.