Il vitigno Barbera è diffuso in Piemonte, Lombardia e in varie regioni del centro Italia. “La” Barbera per tradizione è indicato al femminile (la Barbera appunto). Il vitigno Barbera  è meno antico di altri coltivati in Piemonte, quali i Moscati, il Grignolo e il Nebbiolo. E’ un vitigno la cui coltivazione si è espansa notevolmente nel corso degli anni ed oggi è il vitigno a bacca rossa più diffuso nella regione e, assieme al Sangioveseil vitigno a più ampia diffusione in Italia. In passato la Barbera piemontese era considerato un vino “rustico”, ma con il tempo ha accresciuto la sua fama anche grazie a produttori lungimiranti che hanno saputo, tramite appropriati processi di vinificazione, creare sia ottimi vini di pronta beva, sia vini di media longevità e buona struttura che resistono al tempo e si evolvono con l’affinamento . Come il Nebbiolo anche la Barbera fa riconoscere nei suoi caratteri la natura del suolo di provenienza da cui la differente impronta che si può notare nelle diverse denominazioni che la rappresentano.

La Barbera può essere commercializzata sotto diverse denominazioni di origine controllata, spesso con tipologie particolari, come Barbera d’Asti, D’Alba o Canavese. Tipicamente piemontese è anche la “Barbera vivace”, un vino giovane con leggera effervescenza. Tra le barbere di Alba, Asti e del Moferrato troviamo delle differenze abbastanza importanti, a causa del variare del territorio regionale relativamente alle diverse zone.

La Barbera è da bere giovane nella sua versione senza invecchiamento, da lasciare riposare alcuni anni prima di degustarla. Soprattutto nelle sue versioni superiori troviamo che i tannini (che la rendono ricca di acido gallotannico e quindi di sapore particolarmente aspro) sono piuttosto marcati e di conseguenza se bevuta poco dopo la messa in bottiglia fa riscontrare al palato una certa spigolosità, che va piano piano arrotondandosi con il passare del tempo. Qualche barbera può, nelle annate migliori, raggiungere i 15°, senza per questo dimostrare il suo tasso alcolico particolarmente forte, in quanto la struttura stessa del vino tende ad equilibrarlo rendendolo piacevole e facile da bere.

Vino di gran classe, apprezzato sulle tavole internazionali, si adatta anche molto bene nella preparazione di alcuni piatti tipici piemontesi, come arrosti di carne o risotti.

A parte la terra di elezione, il vitigno barbera entra a far parte di diversi altri vini italiani (non solo DOC): Lombardia ed emilia, ad esempio, hanno dei vini DOC a base di barbera. Ma anche in Liguria , Valle d’Aosta e, in misura minore, in altre regioni italiane si coltiva la barbera.

Vino robusto e ricco di personalità, la Barbera per decenni ha rappresentato il classico vino rosso da pasto, molto apprezzato in origine dai consumatori piemontesi, poi da quelli lombardi , ed ora in molta parte del territorio italiano, in special modo al nord

La Barbera è un vino apprezzato tendenzialmente per la sua acidità, più che per la tannicità; questa caratteristica la contraddistingue dal Nebbiolo, sempre su territorio piemontese, che è al contrario apprezzato più per la sua tannicità (più che per l’acidità), che gli permette grandi invecchiamenti.