Ufficialmente riconosciuto fin dal 1800, è l’unico vitigno a bacca nera di alta qualità del Douro che viene coltivato in modo estensivo anche fuori dal Portogallo. Recenti ricerche hanno dimostrato che è simile, se non proprio uguale, al Tempranillo spagnolo. In esso si combinano bene la qualità e la quantità, riuscendo a fruttare quasi due volte e mezzo in più rispetto al Touriga Nacional. I suoi grappoli compatti con gli acini a buccia spessa non rischiano mai di maturare troppo. Il Tinta Roriz rende bene in tutte e tre le zone, ma, essendo molto sensibile alla mancanza di minerali, vegeta meglio in terreni ricchi. La qualità dipende molto dalle annate e dal tipo di terreno. La percentuale di alcol ed il grado di acidità medi sono simili al Touriga Nacional, mentre l’intensità del colore è minore e diminuisce con il passare del tempo. L’aroma, anche se forte, non è così complesso come quello del Touriga Nacional. I sentori predominanti sono di legno, raspo ed erba, ma nelle annate migliori questo vino si arricchisce di fiore di eliantemo e di frutta fresca quale il gelso e il lampone. Risulta aggressivo al palato a causa della preponderanza di un tannino potente e concentrato. Il retrogusto è lungo e fruttato. In generale si presenta spigoloso, allappante e molto intenso, decisamente secco.