Il vitigno Semillon è uno dei grandi vitigni del bordolese, dove viene coltivato soprattutto nella zona di Saint-Emilion, da cui prenderebbe il nome..  In uvaggio con il Sauvignon Blanc dà vita ad uno dei più grandi vini passiti al mondo, il Sauternes, oltre a vari bianchi di Bordeaux. In Francia ne esistono due biotipi, il Semillon grosso ed il Semillon piccolo. È coltivato anche in alcune aree della Francia meridionale, dove, anche grazie alla sua capacità di dare vini pieni ma non molto caratterizzati, è utilizzato come base per uvaggi bianchi sia secchi che dolci

Fornisce vini grassi, che hanno ottimi invecchiamenti anche perché giovani peccano in aromi. Nei bianchi secchi, che non vanno invecchiati, è l’ingrediente ideale del Sauvignon, che invece fornisce profumi intensi ma pecca di struttura, appoggiandosi al Sémillon. Può essere tagliato anche allo Chardonnay, in un inusuale assemblaggio australiano, senza modificarne i gusti ma rendendolo più pieno. In Italia è arrivato direttamente dal Bordolese, probabilmente a seguito delle truppe napoleoniche, ed è diffuso a macchia di leopardo in alcune zone sia al nord che al centro-sud del paese.

La varietà è molto vigorosa, con buone rese, e matura un pochino più tardi del Sauvignon, evitando i problemi di colatura e favorendo l’attacco della muffa nobile, che lo rende molto speciale nella produzione dei famosi muffati del Bordeaux. La sua coltivazione è concentrata soprattutto in questa zona.

È la riva sinistra della Garonne la zona del Sémillon, con estensioni quattro volte superiori rispetto al Sauvignon. Qui il Sémillon è l’uva primaria ed essenziale per i famosi bianchi secchi delle Graves, invecchiati e pieni di aromi, e del Pessac-Léognan, ricchi di sapori di miele e dorati. Qui le rese vengono tenute basse, e l’assemblaggio è con un Sauvignon affinato in rovere, pieno di gusto a cui il Sémillon fornisce una struttura solida e forte.

A Sauternes invece è la muffa nobile, la botrytis cinerea, la protagonista. La muffa attacca le uve iniziando un reciproco scambio, fornendo aromi e riducendo le rese. Le uve botrizzate vinificano vini che riescono a evolvere per decenni, se non di più. L’invecchiamento in botte completa l’opera, e questi vini sono uno dei migliori risultati del panorama enologico mondiale.

Il Sémillon viene piantato anche in alcune aree del mondo dove si cerca di replicare il grande risultato ottenuto nel Bordolese.

I migliori prodotti in purezza si ottengono in Cile, mentre altrove si taglia con un 30 per cento di Sauvignon e Muscadelle, l’altro taglio del Bordeaux. Oppure si usa il Trebbiano, ma questi non riesce a essere incisivo.

Viene coltivato poco in California, ed è quasi scomparso in Sud Africa, dove prima invece era largamente coltivato. Da qui sembra sia stato inviato in Australia dove trova dei discreti riscontri anche se oramai lo Chardonnay australiano è preponderante.

 I vini prodotti con Sémillon – di qualunque stile – presentano sempre dei colori molto intensi e carichi. Quando l’uva Sémillon raggiunge la sua ottimale maturazione, il colore della sua buccia assume tonalità giallo dorato carico, fino a raggiungere evidenti colorazioni rosa con la surmaturazione, esattamente come il Gewürztraminer. L’intensa colorazione è visibile nei vini bianchi da tavola e in modo particolare nei vini dolci che con il tempo possono assumere colori giallo dorato scuro e ambra. Il colore dei vini Sémillon può ulteriormente assumere tonalità più cariche e più intense nel caso in cui si sia fatto maturare in botte, una pratica abbastanza diffusa, vista la buona predisposizione dell’uva a questa tecnica enologica. Anche l’affinamento in bottiglia dei vini da tavola contribuisce ad accentuare la tonalità giallo dorato e in certi casi può assumere sfumature tendenti all’ambra.

Il Sémillon è un’uva con bassa acidità e un buon contenuto di zuccheri, pertanto i suoi vini saranno caratterizzati da un’altrettanto bassa acidità e un volume alcolico che può definirsi medio-alto. I vini di qualità prodotti con quest’uva si fanno notare anche per il loro notevole corpo, una caratteristica che in genere è positivamente utilizzata nei vini miscelati con Sauvignon Blanc – il suo più celebre e affidabile compagno – che a sua volta contribuisce efficacemente ad aumentare l’acidità e ad arricchire il profilo aromatico. La struttura dei vini Sémillon è inoltre rafforzata dall’eventuale maturazione in botte e che contribuisce ad aumentarne anche la morbidezza. I vini dolci prodotti con quest’uva sono generalmente caratterizzati da un consistente corpo, quasi viscoso e denso, una qualità che con il tempo tende ad accentuarsi.

Il Sémillon secco che fa da base al Bordeaux si accompagna bene con frutti di mare, cacciagione e maiale. In versione vino da dessert è tradizionale abbinamento con il foie gras ed inoltre si accoppia perfettamente con i formaggi erborinati come il Roquefort.