Il vitigno Roussanne è una varietà a bacca bianca coltivata nella Valle del Rodano ed in altre zone del Midi francese. Come suggerisce il nome, con un colore rossastro delle uve, nonostante offre una bella produzione di vini bianchi.

Il vitigno infatti è uno dei due bianchi autorizzato per la produzione dei grandi vini del Rodano settentrionale. Negli ultimi anni sta conoscendo una buona notorietà, e si sta diffondendo anche più a sud, preferita alla Marsanne. È infatti più aromatica ed elegante di quest’ultima, con un aroma persistente che richiama i tè alle erbe dall’effetto tonificante e rinfrescante. Inoltre fornisce una buona acidità, tale da permettere buoni invecchiamenti, migliori della Marsanne. Per queste qualità si sta imponendo anche nella Savoia e in Provenza, mentre in Italia si segnala, seppur limitatamente, in Liguria e Toscana. Nel resto del mondo è stata esportata per il momento solo in Australia. Soffre però la penuria idrica. È molto importante per la conservazione degli aromi, portare l’uva alla maturazione ottimale, che è piuttosto tardiva. I problemi nell’impiego della Roussanne sono generalmente legati alla sua produzione piuttosto irregolare, alla sua sofferenza al marciume e allo oidio e alla sua sensibilità al vento. Negli ultimi decenni sono stati comunque sviluppati dei cloni che hanno notevolmente attenuato queste sofferenze.

Il Roussenne è una delle due uve bianche autorizzate per gli Hermitage, Crozes-Hermitage e Saint-Joseph. Nella zona del Saint-Péray invece viene vinificato solo in bianco e come spumante, con ottimi risultati. La sua diffusione come uva da taglio è sempre più preponderante nel Languedoc e nel Roussillon, dove la maturazione tardiva rappresenta un vantaggio. La Roussenne è una delle quattro uve bianche autorizzate per i grandi Châteauneuf-du-Pape e Château de Beaucastel bianchi, dove viene anche sperimentata con ottimi risultati in rovere. In Italia viene a volte utilizzata, anche se raramente, in assemblaggio con il Vermentino in Liguria, e in Toscana, nella denominazione sia DOC Montecarlo bianco che in IGT, mentre un’altra uva con cui si trova a suo agio è lo Chardonnay. Qualche piccola produzione in IGT viene fatta anche in Sicilia

In Italia il Roussanne è poco utilizzato, e lo si trova più spesso in qualche IGT toscano o siciliano.

Un buon IGT con il Roussanne assemblato al Vermentino è il La Moresca siciliano, con vitigni che hanno circa dieci anni d’età. Vino ottenuto dalla fermentazione spontanea di uve Vermentino e Roussanne, da viti di dieci anni.

La fermentazione viene effettuata aperta, aerobica, e la macerazione dura dieci giorni. Anche qui viene sperimentato l’affinamento in rovere, con il vino che si tinge lievemente di ambra. La gamma olfattiva risulta delicata ma penetrante, con bei sentori agrumati di mandarino, cacao, albicocche mature e pesce sciroppate. Il palato si fregia di una bella spalla acida, con un grado alcolico sostenuto, di 14,5°.