Il vitigno Raboso Veronese è ritenuto autoctono del Veneto, in particolare della provincia di Treviso e sembra non avere nulla in comune con il più noto Raboso Piave. Anche il nome, “Veronese”, non deriva dalla provincia, in quanto la diffusione di questo vitigno non proviene dalla provincia di Verona, e nemmeno ne rappresenta un territorio d’elezione. Alcuni ritengono che “Veronese” fosse il nome di chi  per primo ha introdotto nella zona questo vitigno. Raboso deriverebbe dalla somiglianza del grappolo, che è comunque un pò più spargolo, più che da un’affinità col vitigno omonimo. Il vino che se ne ottiene è meno acido e tannico di quello derivato dal Raboso Piave.

Ha  foglia media, pentagonale, eptalobata – grappolo grande, cilindrico, allungato, alato e serrato – acino medio, generalmente sferico con buccia pruinosa e coriacea dal colore nero-blu.

Se ne ricava un vino dal colore rosso rubino intenso, dal gusto acido e leggermente tannico.

Rispetto al Raboso Piave in genere origina vini più amabili, ma sempre vivacemente aciduli.