Antico vitigno della Toscana. Venne menzionato per la prima volta da Villafranchi nel 1773, specialmente nel comprensorio di Montepulciano.
Contrastanti furono le opinioni circa la sua somiglianza al Sangiovese grosso, ma recenti studi lo hanno classificato, in maniera definitiva, come biotipo del Sangiovese grosso.

Foglia media, pentagonale, pentalobata – grappolo medio, cilindrico-piramidale, alato e compatto – acino medio-piccolo, ovoide con buccia pruinosa, sottile ma consistente di colore nero-blu.

Se ne ricava un vino dal colore rosso rubino chiaro, il sapore è armonico e lievemente tannico.

Rientra nella DOCG Vino Nobile di Montepulciano e nella DOC Rosso di Montepulciano.