Fu Giliola Da Carrara, ai primi del 1400, a convincere il marito, Niccolò III D’Este Duca di Ferrara, a trapiantare il Malbo Gentile in tutto il ducato estense.

Questo vitigno, presente in origine nel levante ligure fra Carrara e La Spezia, è altrimenti detto “AMABILE DI GENOVA”. E’ una vite che attecchisce in particolare nei terreni magri e trova quindi ambiente elettivo soprattutto nella fascia pedecollinare e appenninica.
Ottimi risultati in purezza nella versione ferma, sia nel Malbone sia nel Passito Dolce Matilde.

E’ diffuso soprattutto in Emilia-Romagna. E’ stato rivalutato nei tempi più recenti, essendone state messe in risalto le notevoli qualità enologiche. E’ vinificato sia in purezza, che in uvaggio con i Lambruschi della regione. Se ne ottengono fini frizzanti ma anche fermi. Viene utilizzato anche per la produzione di novelli tramite macerazione carbonica.

Il vitigno Malbo gentile ha le seguenti caratteristiche varietali:

Foglia: media, pentagonale, trilobata o intera.

Grappolo: grande, piramidale allungato, spargolo con una o due ali.

Acino: medio, sferico Buccia: pruinosa di colore nero-blu.

l vitigno Malbo gentile dà un vino rosso rubino intenso, con un naso gradevole e fruttato. La sua struttura consente un certo affinamento, pertanto, a differenza dei Lambruschi coltivati nelle stesse zone, può essere vinificato anche in versione ferma.