Il Lambrusco Maestri è un vitigno a bacca rossa parte della grande famiglia dei Lambruschi, appartenenti alla Vitis Vinifera e da non confondersi con la Lambrusca di provenienza americana. Quella europea invece era conosciuta già in epoca antica, storicamente coltivata in Emilia, oggi in particolare nelle provincie di Parma e Reggio Emilia, e negli ultimi anni anche in qualche zona del Meridione, dove viene apprezzata per la sua resistenza. I Romani ne ottenevano già all’epoca vini vivaci e freschi, da speziare e rendere ancora più aromatica.

In particolare il sottotipo del vitigno Lambrusco maestri si presenta con grappoli di medie dimensioni a forma cilindrica, con densità media, alati. Le bacche sono anch’esse di medie dimensioni, sferiche e con abbondante pruina sulle bucce coriacee, leggermente acide, il che le rende ottime nella produzione di vino frizzante. Il vitigno viene apprezzato per la sua ottima vigoria e resistenza, oltre all’adattabilità a quasi tutte le condizioni pedo-climatiche della penisola. È inoltre un vitigno molto fertile, espanso e molto rigoglioso. La sua preferenza è per i climi freschi ed umidi, ma non soffre eccessivamente le zone piu secche. I sistemi dall’allevamento utilizzati sono espansi con potature generalmente lunghe in modo da poter sfruttare al massimo le vendemmie meccanizzate. Questa caratteristica di allevamento espanso si riflette anche sulle rese, molto alte e regolari. La maturazione è tardiva, mentre non si segnalano particolari problemi con le malattie.

Il Lambrusco Maestri viene spesso vinificato in purezza, ma anche in assemblaggio, e apporta molto colore grazie alla grande presenza tannica e di coloranti nelle bucce e nei vinaccioli. I vini sono semplici ma freschi e vivaci, da bere giovani molto spesso nella versione frizzante naturale. Le profumazioni risultano gradevoli e fruttate, mentre l’acidità naturale fornisce gusti secchi e dissetanti. Gli abbinamenti sono i più vari, e il Lambrusco può abbinarsi con antipasti di salumi e formaggi freschi o con i primi semplici al sugo. Bene anche con le carni non elaborate.