Il vitigno Lambrusco di Sorbara è varietà autoctona di antiche origini, che deriva dall’addomesticamento di viti selvatiche (Vitis Lambrusca, citata anche da Plinio il Vecchio), dette anche “uzeline” o “oseline” per il fatto che, crescendo spontaneamente al limitare dei boschi, venivano depredate dagli uccelli che ne erano ghiotti. Il suo nome si deve ai Romani che indicavano le viti selvatiche spontanei ai bordi, detti labrum dei campi coltivati detti bruscum. Da qui il nome di labrusca vitis, oggi Lambrusco, coltivato quasi esclusivamente in Emilia.  Il Lambrusco di Sorbara prende il suo nome dalla frazione di Sorbara del comune di Bomporto, nel modenese. E’ caratterizzato dal fenomeno dell’acinellatura (i chicchi rimangono del diametro di pochi millimetri) e ciò è dovuto ad una anomalia floreale che provoca una sensibile perdita di prodotto (in alcune annate si verificano perdite produttive che superano i due terzi del raccolto). E’ ormai appurato che questo fenomeno, tipico del Lambrusco di Sorbara, è provocato soprattutto dalla sterilità del polline. Questa particolare caratteristica del vitigno Lambrusco di Sorbara  contribuisce a renderlo unico, facile da ricordare e soprattutto pregiato, una peculiarità che lo contraddistingue tra tutti gli altri tipi di Lambrusco.

Il Lambrusco di Sorbara viene spesso vinificato in purezza, grazie alle sue qualità, ma sovente deve essere anche aiutato dal Lambrusco Salamino per i suoi difetti nelle rese, che lo rendono particolarmente scarso.

I vini sono quindi da bere in gioventù, beverini e semplici, seppur più complessi rispetto agli altri Lambruschi, fornendo sensazioni abbastanza particolari. Il Lambrusco di Sorbara pur essendo il vino più leggero è quello che fornisce maggiori soddisfazioni, nei suoi toni fruttati al lampone dolce, contorniati da ciliegie e fragole.

Colore Bacca: Nera

Il vitigno Lambrusco di Sorbara ha le seguenti caratteristiche varietali:

Foglia: media, pentagonale, orbicolare con tre lobi appena accennati

Grappolo: medio, piramidale, alato e tipicamente spargolo.

Acino: medio, sub-rotondo Buccia: spessa, consistente, molto pruinosa, di colore blu-nero

Il vitigno Lambrusco di Sorbara preferisce terreni sciolti, sabbiosi e permeabili, è soggetto a colatura ed acinellatura dei grappoli.

Il vitigno Lambrusco di Sorbara ha vigoria molto elevata, epoca di maturazione medio-tardiva. La sua produttività è compromessa dalla predisposizione alla colatura e acinellatura dei grappoli.

Il Lambrusco di Sorbara dà un vino di colore rosso rubino chiaro, spuma leggermente rosea (il più chiaro delle quattro varietà di Lambrusco della provincia di Modena). Al naso il suo profumo è fresco, pronunciato, molto fine, con caratteristica e spiccata nota di violetta. In bocca è fresco, delicato, sapido, armonico.