Il vitigno Lambrusca di Alessandria è molto diffuso in Piemonte, a differenza delle altre varietà di Lambrusco, più comuni tra la Lombardia e l’ Emilia-Romagna. Anche la Lambrusca di Alessandria deriva, come anche gli altri Lambruschi, da viti vinifere selvatiche, presenti nell’antichità in tutta Italia. I latini chiamavano “Lambrusca vitis” tutta una serie di vitigni selvatici che davano acini piccoli e aspri e non venivano generalmente utilizzati per la vinificazione. La Lambrusca di Alessandria si differenzia comunque, assieme al Lambrusco a foglia frastagliata ed il Lambrusco Oliva, dalle varietà più comuni di Lambrusco, coltivate in Lombardia o in Emilia-Romagna.

Colore Bacca: Nera

Il vitigno Lambrusca di Alessandria ha le seguenti caratteristiche varietali:

Foglia: media, orbicolare, tri o pentalobata

Grappolo: medio, piramidale, con due ali, non molto allungato, compatto

Acino: medio, sferoidale Buccia: spessa, coriacea, pruinosa, di colore blu-nero

Il vitigno Lambrusca di Alessandria ha vigoria medio-elevata, epoca di maturazione medio-precoce, produttività mediamente elevata.

Il vitigno Lambrusca di Alessandria dà un vino di colore rosso rubino intenso, di buon corpo, abbastanza longevo.