Il vitigno Groppello gentile appartiene alla famiglia dei Groppelli, tutti originari della zona che dal Lago di Garda arriva fino alla Val di Non nel Trentino. Ne avevano parlato molti autori latini tra cui Virgilio e Plinio il Vecchio. Rispetto agli altri Groppelli, il Groppello gentile, molto simile a quello di Mocasina e diffuso in Lombardia, Toscana, Veneto ed Emilia-Romagna  e provincia di Trento è il più adatto alla preparazione di vini rosati. Spesso, comunque, le sottovarietà si trovano mescolate insieme. Il nome Groppello deriva da groppo (“nodo” in dialetto veneto), in quanto gli acini di questa varietà sono strettamente stipati. Il vitigno Groppello si trova prevalentemente in Veneto (nelle province di Vicenza, Verona e Treviso), in Trentino e in Lombardia (nelle province di Brescia  e Bergamo).

Il vino ottenuto dal vitigno Groppello Gentile ha colore è rubino acceso con acidità media e buon corpo, soffice e rotondo sul palato e leggermente speziato

Il vitigno Groppello  in realtà è il nome generico per una famiglia di vitigni (I “Groppelli”). Infatti se ne conoscono quattro cloni:

Groppello di Revò (autoctono della zona della Val di Non)

Groppello di Mocasina (sponda Bresciana del Lago di Garda)

Groppello di Santo Stefano (probabilmente sinonimo del Mocasina)

Groppello Gentile (sponda Bresciana del Lago di Garda, detto anche Groppello comune o Groppellone)

Il Groppello Gentile ha un grappolo più piccolo e “alato”, con l’apice coperto da peluria, da cui il soprannome di “Molinèr”, ossia mugniaio

Da questo vitigno si ottengono vini con media acidità (inferiore al Mocasina), più morbidi, con minore tonalità più tendenti al rubino acceso, buon corpo e più spezia: è il più adatto alla preparazione del vino rosato della riviera, il Chiaretto, ma, spesso,  le sottovarietà si trovano mescolate insieme