Il vitigno Groppello di Mocasina appartiene alla famiglia dei Groppelli, tutti originari della zona che dal Lago di Garda arriva fino alla Val di Non nel Trentino. Ne avevano parlato molti autori latini tra cui Virgilio e Plinio il Vecchio ma anche da numerosi altri autori come Cassiodoro e prima ancora da Cicerone. Nel 1556 il Bacci trovava delle similitudini tra il Groppello e le Pignole, una varietà di uve allevata nella fascia compresa tra la Franciacorta e il lago d’Iseo, mentre nel 1925 Marzotto associava il Groppello di Mocasina ad un sottotipo di Groppellone. Il nome Mocasina è uno dei tanti sinonimi che si conoscono per il Groppello, derivati dalla località di coltivazione come il Groppello della Val di Non e il Groppello di S. Stefano. In particolare il nome Mocasina si riferisce ad una specifica area geografica sul Garda a cui si fa riferimento per l’origine stessa del vitigno. Rispetto agli altri Groppelli, il Groppello di Mocasina, diffuso in Lombardia produce vini più intensi e corposi. Spesso, comunque, le sottovarietà si trovano mescolate insieme. Il nome Groppello deriva da groppo (“nodo” in dialetto veneto), in quanto gli acini di questa varietà sono strettamente stipati. Il vitigno Groppello si trova prevalentemente in Veneto (nelle province di Vicenza, Verona e Treviso), in Trentino e in Lombardia (nelle province di Brescia e Bergamo).
Il Groppello viene vinificato sia in purezza che in assemblaggio, a seconda della zona di produzione. In purezza fornisce vini di un bel colore, generalmente rubino brillante, molto vivace, con una buona gamma olfattiva, molto delicata e fruttata e piccoli tocchi di spezie. Il palato si presenta di buona morbidezza, leggero ma dal corpo abbastanza pieno, con freschezza giovanile dovuta alla buona acidità naturale. Le spezie si replicano in finali di buona persistenza, ma sempre delicati. Il Groppello in purezza viene vinificato per lo piu attorno al lago di Garda, dove è la componente essenziale per i rossi e i rosati della zona, anche con una sua denominazione propria.
Questi vini leggeri sono degli ottimi abbinamenti a tutto pasto, dai salumi freschi alle paste al sugo, fino alle carni rosse e ai formaggi mediamente stagionati. È un vino da bere in gioventù, anche se può fregiarsi della menzione Riserva dopo due anni di affinamento, dove prende speziature più marcate che lo portano ad abbinamenti con carni rosse più elaborate. Sempre nella zona del Garda viene assemblato con il Marzemino, il Sangiovese e il Barbera per vinificare il Garda Classico, per un vino più ricco e corposo, anche Superiore, da accompagnare con carni di cacciagione. Il Groppello della zona è molto sponsorizzato dai viticoltori locali che organizzano spesso eventi dedicati come la Fiera di Pompenazze del Garda tutta dedicata al vino o la Fiera di Puegnago, dedicata ai prodotti agricoli, uve incluse.