Il vitigno Corvina ha origini poco chiare e comunque abbastanza recenti (i primi riferimenti sono del 1600) che lo fanno ritenere originario della Valpolicella. Deve il suo nome con tutta probabilità alla intensa colorazione degli acini, molto scura, quasi nera. La Corvina rientra nella composizione di uno dei più grandi vini Italiani, l’Amarone della Valpolicella. La Corvina è diffusa in tutto il Veronese, ma è presente anche in Lombardia nella zona del Garda.  Raramente è vinificato in purezza, ed entra in percentuali elevate nei vini della Valpolicella, Bardolino e Garda orientale.

Prodotto con la Corvina veronese, Rondinella e con l’eventuale aggiunta di altri vitigni autorizzati in provincia di Verona, è un vino rosso rubino chiaro tendente a volte al cerasuolo che si trasforma in granato con l’invecchiamento; ha un odore vinoso con leggero profumo delicato, sapore asciutto, sapido, leggermente amarognolo, armonico, sottile.

Colore Bacca: Nera

Il vitigno Corvina ha le seguenti caratteristiche varietali:

Foglia: media, pentagonale e pentalobata.

Grappolo: medio, cilindrico piramidale, compatto, spesso provvisto di un’ala pronunciata.

Acino: medio Buccia: spessa, di colore blu-violetto, ricoperta di abbondante pruina.

Il vitigno Corvina si adatta alle diverse forme di allevamento e potatura con preferenza per quelle lunghe e con una carica equilibrata di gemme per ceppo. La Corvina è un vitigno “delicato” e si adatta difficilmente a forme di allevamento meccanizzabili, di conseguenza il sistema più utilizzato è la pergola veronese.​

Dal vitigno Corvina si ottiene un vino di colore rosso intenso. Al naso presenta aromi di prugna e di caramello. E’ leggermente tannico e sapido, ricco in acidità.

Il Corvina vinificato in purezza produce tra i migliori vini italiani, come il già citato Amarone, i vini della Valpolicella, il Recioto e il Bardolino. Questi vini sono di un rubino intenso, con un grande corpo e una ricchezza organolettica aristocratica, elegante e completa. Le uve possono essere anche appassite per dar luogo a grandi vini dolci. Si parla di grandi vini, con aromi e profumi complessi di frutti rossi, di vegetali e nei grandi invecchiati toni animali di bouquet, o di torrefazioni e tostature. i tocchi balsamici sono una costante delle sue vinificazioni, cosi come le lunghissime persistenze finali. Un vino che trova abbinamenti con carni rosse elaborate, solo le migliori naturalmente.