Varietà a bacca rossa diffusa in Emilia Romagna. Il vino che si produce dall’ uva Barbarossa è un rosso corposo e tannico, si presta all’invecchiamento.

Foglie cotonose appena dentellate, acini di colore rosso vinoso il grappolo permane verde fino a tutto agosto poi si arrossa successivamente.
Germoglio con forma a ventaglio, cotonoso, verde biancastro con sfumature rosee sui denti, foglioline apicali di colore bianco con sfumature bronzee, pagina superiore lanuginosa, inferiore aracnoidea, asse eretto.

Veniva apprezzata in passato come uva da tavola e a duplice attitudine, attualmente viene vinificata nel locale vino Nostralino (da tavola). Esistono 4 cloni, evidenziati e differenziati, di cui due a maturazione più tardiva e denominati Verdoni.

Alcuni studiosi ritengono che la vite, quella selvatica, fosse presente in Liguria già in epoca preromana (circa nel 1000 avanti Cristo) e, proprio, da tale vite sarebbe derivato quel vino brusco e aspro citato da alcuni storiografi greci come Strabone